Maggio-settembre 2007
Storico Ristorante “Le Giubbe Rosse”
Firenze
 
36 immagini, stampa analogica, cm 38×25
 
Inconsapevolmente il cavatore, col rudimento del suo lavoro, ha posto alla luce delle opere che nel tempo hanno atteso qualcuno che le cogliesse al passaggio di “un lampo di luce“. La luce, che il marmo assorbe e diffonde ma mai riflette, crea l’immagine penetrando la sua struttura fino a identificarsi con la materia stessa, la cui porosità e le cui protuberanze e cavità, trattengono e impegnano in frequenze più o meno fitte la luce sul marmo, dando vita al chiaroscurale creativo che struttura l’immagine. In questo senso la luce non si limita a rivelare ma partecipa alla costruzione dell’immagine che più non sarà tale un attimo dopo. Questo d’altronde è il fascino della fotografia tradizionale, che sfugge così alla gabbia del perfetto tecnicismo matematico e che permette la moltiplicazione di immagini clone.
 
 
203
 
202
 
201