Fare fotografia di strada significa fermarsi a guardare il mondo: noi dobbiamo stare fermi, mentre la giostra gira. Il fotografo osserva con discrezione, rendendosi invisibile, alcuni frammenti della vita che lo circonda.
Ogni frammento racchiude in sé una scena. A differenza del reportage, in cui la storia viene documentata con una serie di fotografie, che danno il senso del racconto, nella fotografia di strada la scena deve essere contenuta in un solo fotogramma.
Ecco perché queste fotografie, anche se, a volte, “sporche”, hanno una loro prerogativa: mantenere la purezza dell’ immagine. Ciò, però, non può prescindere dalla ricerca di coniugare la fretta comprensibile di cogliere l’ attimo, con quel minimo di canoni tecnici e di composizione, necessari a realizzare delle buone fotografie. Nel praticare la fotografia di strada, pur con tutte le difficoltà contingenti del caso, bisogna sforzarsi ogni volta di applicare la tecnica che rafforza sempre di più la capacità individuale del colpo d’occhio e della sintesi compositiva. Lo scatto non deve apparire come il frutto della casualità, ma la ricerca di una emozione per emozionare.